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Sviluppo infantile in seguito a esposizione in utero: Levetiracetam versus Valproato di sodio


Bambini nati da donne con epilessia, esposti in utero a Levetiracetam ( Keppra ) ( n=51 ), sono stati valutati per lo sviluppo cognitivo precoce e confrontati con bambini esposti a Valproato di sodio ( Depakin ) in utero ( n=44 ), e con un gruppo di bambini rappresentativi della popolazione generale ( n=97 ).

I bambini di età inferiore a 24 mesi, sono stati reclutati in modo prospettico da 2 coorti nel Regno Unito e valutati utilizzando la scala GMDS ( Griffiths Mental Development Scale ) ( 1996 ).

Nella valutazione dell’abilità di sviluppo generale, i bambini esposti a Levetiracetam hanno ottenuto punteggi di sviluppo più alti rispetto ai bambini esposti a sodio Valproato ( p inferiore a 0.001 ).

Nel confronto, i bambini esposti a Levetiracetam non hanno mostrato differenze rispetto a quelli del gruppo controllo ( p=0.62 ) nello sviluppo generale.

L’8% dei bambini esposti a Levetiracetam in utero è rientrato nell’intervallo medio ( punteggio DQ [ quoziente di sviluppo ] inferiore a 84 ), rispetto al 40% dei bambini esposti a Valproato sodico.

Dopo il controllo per epilessia materna e fattori demografici, utilizzando analisi di regressione lineare, l’esposizione a Levetiracetam in utero non è risultata associata all’esito ( p=0.67 ).

Di contro, rispetto a Valproato di sodio, l’esposizione a Levetiracetam è risultata associata a punteggi più alti nel quoziente di sviluppo generale ( p inferiore a 0.001 ).

In conclusione, i bambini esposti in utero a Levetiracetam non hanno mostrato un maggior rischio di ritardo nelle prime fasi dello sviluppo cognitivo al di sotto di 24 mesi d’età.
Levetiracetam potrebbe rappresentare la scelta farmacologica preferibile, quando appropriata, per donne con epilessia prima e durante l’età fertile. ( Xagena2011 )

Shallcross R et al, Neurology 2011; 76: 383-389


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