Il NICE ( National Institute for Clinical Excellence ) ha pubblicato la guida Newer drugs for epilepsy in children.
I più nuovi farmaci antiepilettici ( Gabapentin, Lamotrigina, Oxcarbazepina, Tiagabina, Topiramato e Vigabatrin ) sono raccomandati per il trattamento dell’epilessia nei bambini che non hanno tratto beneficio dal trattamento con i farmaci più vecchi, come Carbamazepina o Valproato di sodio, o quando questi due ultimi farmaci non sono indicati a causa di:
- controindicazioni all’impiego
- interazioni con altri farmaci che il bambino assume ( es. contraccettivi orali )
- scarsa tollerabilità già nota
- potenziale stato di gravidanza
Il Vigabatrin è raccomandato come farmaco di primo impiego nel trattamento degli spasmi infantili ( Sindrome di West ).
Quando è possibile i pazienti in età pediatrica dovrebbero essere trattati con un singolo farmaco antiepilettico ( monoterapia ).
Qualora il trattamento con un farmaco non abbia successo è possibile impiegarne un altro, avendo particolare attenzione nel periodo di passaggio da un farmaco all’altro.
L’aggiunta di un farmaco ( terapia di combinazione ) dovrebbe essere presa in considerazione solo dopo che la monoterapia non è stata in grado di prevenire le crisi convulsive.
Per le ragazze in età riproduttiva, deve essere considerato il rischio dell’effetto teratogeno dei farmaci e della possibilità di interazione con i contraccettivi orali.
Ad oggi ci sono pochi dati riguardo alla sicurezza dei più nuovi farmaci antiepilettici in gravidanza.
E’ invece noto il rischio di possibili danni al feto con l’assunzione del Valproato di sodio.
I bambini che presentano una crisi convulsiva non-febbrile dovrebbero essere prontamente visitati da uno specialista per la conferma della diagnosi ed eventuale trattamento precoce.
Sono necessari periodici controlli in modo da evitare che i bambini per un lungo periodo assumano farmaci inefficaci o sca rsamente tollerati. ( Xagena2004 )
Fonte: NICE
Neuro2004 Farma2004