L’obiettivo di uno studio è stato quello di caratterizzare i bambini con attacchi convulsivi di nuova insorgenza che si presentavano come stato epilettico, ricoverati in un ospedale pediatrico.
Un totale di 1382 pazienti ha presentato crisi convulsive di nuova insorgenza tra il 2001 e il 2007.
Di questi, 144 pazienti si sono presentati in stato epilettico.
L'età media dei pazienti era di 3.4 anni.
La maggior parte degli attacchi ( 72% ) è durata tra i 21 e i 60 minuti.
La maggior parte dei pazienti non aveva una significativa storia medica; un quarto aveva una storia familiare di epilessia.
In tutto, il 4% dei pazienti con elettroencefalogramma ( EEG ) ha manifestato convulsioni elettrografiche durante lo studio, captate solo con un monitoraggio prolungato.
L'eziologia più comune era rappresentata dalle convulsioni febbrili, seguita da quelle criptogenetiche.
La più comune causa acuta della sintomatologia è stata l'infezione del sistema nervoso centrale; la più comune causa remota della sintomatologia è stata la disgenesia cerebrale.
La tomografia computerizzata e la risonanza magnetica, combinate, hanno fornito una diagnosi nel 30% dei casi.
La tomografia computerizzata è stata utile per identificare le lesioni vascolari acute e l’edema acuto, mentre la risonanza magnetica è stata superiore nell’individuare sottili anomalie ed eziologie della sintomatologia remote come la displasia e la sclerosi temporale mesiale.
In conclusione, secondo lo studio i bambini che si presentano in stato epilettico che non sia una convulsione febbrile prolungata dovrebbero essere sottoposti a esami di imaging neurologico nella valutazione iniziale. La possibilità di stato epilettico non-convulsivo dovrebbe essere considerata per ogni bambino che si presenti in stato epilettico e che non sia ancora tornato ai valori basali.
Anche se la tomografia computerizzata è spesso più ampiamente accettata, soprattutto in contesti di urgenza, la risonanza magnetica, quando disponibile, dovrebbe essere tenuta in grande considerazione, per via del suo superiore rendimento. ( Xagena2010 )
Singh RK et al, Neurology 2010; 74: 636-642
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